Una bibita per la Palestina: Gaza Cola, simbolo di resistenza e strumento di boicottaggio

Una bibita per la Palestina: Gaza Cola, simbolo di resistenza e strumento di boicottaggio

C’è molto di più di una bevanda gasata dentro la Gaza Cola. C’è una lattina rossa decorata con la trama della kefiah. C’è un messaggio politico, una dichiarazione di identità e un progetto umanitario. Gaza Cola nasce nel 2023 come risposta creativa e concreta alla distruzione e genocidio compiuto da Israele contro i palestinesi nella Striscia di Gaza, grazie ad un collettivo di palestinesi guidati dal regista e attivista Osama Qashoo. Rifugiato a Londra dopo le sue proteste contro il muro israeliano, Qashoo ha trasformato il dolore e l’esilio in un movimento che mescola imprenditoria, etica e resistenza.

Dopo anni di impegno nell’attivismo non violento – tra cui la co-fondazione dell’International Solidarity Movement e l’organizzazione della Gaza Freedom Flotilla del 2010 – Qashoo ha deciso di trasformare una semplice lattina di cola in uno strumento di lotta e speranza. Gaza Cola è infatti al 100% palestinese: dalle mani che l’imbottigliano alle idee che la promuovono, tutto è pensato per sostenere direttamente il popolo palestinese.

I proventi delle vendite – 500.000 lattine già distribuite solo nel primo anno – sono destinati a finanziare progetti concreti, come la ricostruzione dell’ospedale Al-Karama, raso al suolo dai bombardamenti israeliani e oggi sostituito da un ospedale da campo, le cui tende sono realizzate riciclando i paracadute degli aiuti umanitari.

Gaza Cola è disponibile anche online (in Italia è andata sold out in poco tempo ma già stanno lavorando per il restock), nella versione classica o senza zuccheri, e ha già fatto capolino in alcuni negozi e ristoranti europei, Italia compresa. Ma il vero obiettivo va oltre la distribuzione: è creare un’economia circolare palestinese, generare occupazione, rafforzare la comunità e – come dice lo stesso Qashoo – “sognare, perché senza sogni non possiamo vivere”.

Ogni sorso di Gaza Cola diventa così un gesto consapevole, un piccolo contributo a una causa che chiede giustizia, autodeterminazione e dignità. Gaza Cola è una scelta.