Osteria Antica Rocca: la cucina è femminile plurale

Osteria Antica Rocca: la cucina è femminile plurale

Nel cuore della Food Valley Bike, il contemporaneo incontra la tradizione da Osteria Antica Rocca

È innegabile che “osteria” sia un sostantivo femminile. Così come lo sono “cucina”, “ospitalità”, “genuinità”, “socialità” e, in generale, tutti quei termini che all’osteria sono accomunati. Eppure, nella particolare grammatica della ristorazione, spesso sono stati gli uomini a guadagnarsi gli onori dei fornelli, le stelle e le pagine delle riviste di settore, trasformando la tradizione in ricerca, magari sulla base di intuizioni carpite da madri e nonne.

All’Osteria Antica Rocca di San Quirico Sissa Trecasali (PR) – aderente alla rete di Visit Emilia (www.visitemilia.com) – si fa quindi la rivoluzione, nel senso che quell’arcaico “stare in” cucina delle donne diventa finalmente un sinonimo di creare per scelta e volontà un’avventura gastronomica fondata sulla capacità di unire la passione per l’accoglienza, l’attenzione alla selezione dei prodotti tipici e la capacità di intercettare tendenze virtuose come la tendenza alla riduzione dello spreco e la coltivazione diretta. 

Con una giovane e dinamica squadra di ragazze al proprio fianco, Ilaria Consiglio ha ereditato l’arte dell’enogastronomia emiliana dalle precedenti titolari e dal 2017 ha iniziato a scrivere una nuova storia. Che è la sua ma anche quella di Angelica, Valentina e Chiara, chef che, prima di approdare all’Antica Rocca, ha accumulato esperienze nei ristoranti e nei club dei quartieri più esclusivi di Londra, grazie alle quali aggiunge un tocco di originalità ai classici sapori della Bassa Parmense, cuore della proposta del locale. 

A proposito del “locale”, l’idea è fin da subito stata quella di suggerire l’atmosfera di una casa, dove però si degusta pescando dalla carta o seguendo i consigli del giorno, nel nome della stagione e di un territorio che, in un certo senso, arriva in bicicletta, visto che la ciclovia Food Valley Bike transita proprio fuori dalla porta. 

Oltre a fare da sfondo ad aperitivi primaverili ed estivi, il giardino custodisce l’orto con le erbe botaniche che finiscono in piatti immaginati come una sorta di moderna celebrazione di un’area votata al culto dell’insaccato di classe ma anche aperta all’inclinazione vegetariana. “Perché spesso – come dice la stessa Ilaria – è tutta una questione di prospettiva e di interpretazione”.

Osteria Antica Rocca: il menu

Il menu dell’Osteria Antica Rocca è un rimando continuo alla tradizione emiliana, con incursioni nel contemporaneo e un tocco di creatività. Si parte dagli antipasti come: Prosciutto Crudo di Parma Dop 30 mesi F.lli Galloni (11 euro); Culatello di Zibello Dop Podere Cadassa (18 euro); Il ``Giro della Bassa`` a modo nostro con Culatello Dop Podere Cadassa, Spalla Cruda, Spalla Cotta (15 euro); Gratin di patate e carciofi al profumo di maggiorana, Pomodorino Confit e Gran Nuraghe (14 euro); Cipolline borettane in agrodolce (6 euro).

Si prosegue con i primi piatti, una vera celebrazione delle antichi tradizioni emiliane. Tra questi: Tortelli d’erbetta con burro fuso e Parmigiano Reggiano Parma2064 stagionato 30 mesi (12 euro); Maltagliati con ragù di Spalla Cotta di San Secondo (10 euro); Anolini al pesto di zucchine, Pistacchio di Bronte e profumo di menta del nostro giardino (15 euro); Gnocchetti di pane su purea di zucca, crumble di pancetta nostrana e noci fumée (14 euro); Plin al Prosciutto Crudo di Parma Dop 30 mesi, riduzione di Fortana e ribes (15 euro).

Molto ampia la selezione di secondi piatti, tra i quali è possibile scegliere: Tagliata di Angus Argentino 300gr alla griglia, servita con patate al forno (26 euro); Battuta di vacca rossa con zucchine alla scapece, senape di Digione, maionese all’acciuga, composta di cipolle rosse e uvetta (18 euro); Lingua salmistrata accompagnata dalle sue salse – agrodolce di peperoni, salsa verde, maionese all’acciuga (16 euro); Selezione di formaggi Antica Rocca Bûche de chèvre, Gran Nuraghe, Parmigiano Reggiano Parma2064 36 mesi, Gorgonzola dolce (18 euro); Uovo al tegamino con pane tostato e tartufo nero uncinato (16 euro).

Il menu si conclude con “I dolci dall’Osteria” come: Sbrisolona con mandorle di Avola Tossani e burro Occelli (7 euro); Torta Patty con base di frolla al cacao, gelée di lamponi e ganasche al cioccolato bianco (7 euro); Crema al mascarpone con frutti di bosco e crumble di sbrisolona (7 euro); Millefoglie con crema allo zabaione e ribes (7 euro).

Contemporaneo e tradizione vanno dunque a braccetto in un menu che esalta la selezione e la ricerca dei produttori locali, anche a livello di vini, scelti accuratamente e con grande sensibilità verso le etichette della zona, le piccole cantine e le realtà animate da una filosofia naturale e indipendente. Un occhio di riguardo è infine riservato alla proposta di gin, autentica passione di Ilaria. 

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Info e prenotazioni: https://www.anticarocca.it/

Credits foto: Francesca Bocchia