Il gusto autentico dell’Italia: l’Importanza del Made in Italy

Il gusto autentico dell’Italia: l’Importanza del Made in Italy

di Michele Porcheddu

L’Italia, rinomata per la sua straordinaria tradizione culinaria, è un vero paradiso per gli amanti del buon cibo. Uno degli elementi distintivi che rende la cucina italiana unica è l’impiego dei prodotti “Made in Italy“. Questi ingredienti, celebrati per la loro “qualità superiore”, giocano un ruolo cruciale nella creazione di piatti eccezionali, preservando autentiche ricette tramandate di generazione in generazione.

Secondo una recente indagine di Coldiretti, il comparto del Made in Italy nella filiera del cibo ha superato nel 2023 i 600 miliardi di euro, occupando 4 milioni di lavoratori in 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari, oltre 330mila realtà della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio. Dati importanti che ci permettono di capire quanto il Made in Italy sia fondamentale per lo sviluppo economico del nostro Paese.

Ma cosa rende un prodotto “Made in Italy”?

I prodotti alimentari italiani sono soggetti a rigidi controlli di qualità e sicurezza, garantiti da normative nazionali ed europee. Tuttavia, ci sono anche altri requisiti che definiscono i prodotti Made in Italy e ne assicurano l’autenticità e l’eccellenza:

  1. Origine dei materiali: un prodotto Made in Italy deve derivare da materie prime di alta qualità, preferibilmente provenienti dal territorio italiano. Ad esempio, il pomodoro San Marzano deve essere coltivato nella regione del Vesuvio per ottenere la denominazione di origine protetta (DOP).
  2. Metodi di produzione tradizionali: la produzione dei prodotti Made in Italy spesso segue metodi tradizionali tramandati di generazione in generazione. Ad esempio, la colatura di alici di Cetara è ancora oggi lavorata a mano da abili artigiani seguendo tecniche antiche.
  3. Rispetto dell’ambiente e del benessere animale: la sostenibilità ambientale e il benessere animale sono valori fondamentali per i produttori italiani. Molte aziende agricole adottano pratiche agricole biologiche e sostenibili per preservare il territorio e la biodiversità.
  4. Certificazioni di qualità: I prodotti Made in Italy possono essere certificati con diverse denominazioni di origine, come DOP (Denominazione di Origine Protetta), IGP (Indicazione Geografica Protetta) e STG (Specialità Tradizionale Garantita), che attestano l’autenticità e la provenienza del prodotto.
  5. Passione e artigianalità: un altro elemento distintivo dei prodotti Made in Italy è la passione e l’artigianalità con cui vengono realizzati. Ogni fase della produzione è curata nei minimi dettagli, dall’accurata selezione delle materie prime alla lavorazione artigianale.

Qualità e tracciabilità: la chiave del successo del Made in Italy

La reputazione di eccellenza dei prodotti Made in Italy deriva in gran parte dall’elevata qualità degli ingredienti. Ad esempio gli agricoltori italiani, custodi di antiche tradizioni, coltivano con passione e dedizione ciò che la terra offre. Dal profumo dei limoni di Sorrento all’oro verde dell’olio extravergine d’oliva, la produzione è sottoposta a rigorosi standard di qualità e di sicurezza alimentare. Sono infatti effettuati regolarmente controlli per garantire la conformità alle certificazioni di qualità sia da parte delle autorità competenti che da parte di organizzazioni private o consorzi. I prodotti vengono “seguiti” lungo tutta la catena di produzione, trasformazione, distribuzione e vendita. La tracciabilità offre una connessione diretta tra il consumatore e la terra, garantendo fiducia nella provenienza e nella qualità degli ingredienti.

Eredità culturale nei piatti: con il Made in Italy la storia è servita a tavola

La gastronomia italiana è una narrazione gustativa di storia e cultura. I prodotti Made in Italy incarnano un’identità culinaria radicata nella tradizione. Formaggi come il Parmigiano Reggiano e la mozzarella di bufala sono esempi di eccellenza che si integrano perfettamente nelle ricette tradizionali, custodendo il patrimonio gastronomico italiano. Ogni piatto diventa così un ponte tra il passato e il presente, un modo tangibile di onorare e tramandare le radici culturali.

Uno dei migliori esempi di questa eredità culinaria è la pizza napoletana. Questo piatto iconico, con la sua base sottile e croccante, il pomodoro fresco e la mozzarella di bufala, ha radici profonde nella storia della città di Napoli. La pizza era originariamente considerata un cibo per le classi lavoratrici, ma è diventata presto un simbolo di identità per i napoletani. La tradizione di cuocere la pizza in forni a legna risale addirittura al 1889, quando la pizza Margherita fu creata (secondo alcune leggende) in onore della regina Margherita di Savoia.

Allo stesso modo, la pasta italiana è un altro esempio di prodotto Made in Italy tramandato nel tempo. Ogni regione italiana ha le sue varietà di pasta, con forme e ingredienti unici che riflettono la storia e le tradizioni locali. Ad esempio, la carbonara ha origini nel periodo della Seconda Guerra Mondiale, quando gli americani introdussero uova e pancetta nell’alimentazione dei soldati italiani. Oggi è diventata un classico della cucina romana, rappresentando un mix di influenze storiche.

La cucina italiana è anche ricca di piatti regionali che raccontano storie di conquiste, commerci e tradizioni familiari. Ad esempio, la caponata siciliana, un piatto a base di melanzane, pomodori, olive e capperi, è un omaggio alla lunga storia di dominazione dell’isola da parte di varie culture, compresi i Greci, i Romani, gli Arabi e i Normanni. Ogni ingrediente porta con sé una storia, e mescolandoli insieme si crea un racconto gustoso di identità culturali diverse.

Il “Made in Italy” non è solo quindi una denominazione di origine, ma è anche un’impronta culturale che si riflette nei piatti italiani. Con il cibo italiano, la storia è davvero servita a tavola.

Sostenibilità e rispetto per l’ambiente: una cucina responsabile

La produzione alimentare italiana spesso si distingue per pratiche agricole sostenibili e rispettose dell’ambiente. Gli agricoltori valorizzano la terra come risorsa preziosa, promuovendo l’adozione di tecniche che preservano la biodiversità e riducono l’impatto ambientale. Questo approccio riflette la consapevolezza dell’importanza della sostenibilità nella gastronomia moderna, trasmettendo il messaggio che la bontà del cibo può coesistere con la responsabilità ambientale e sociale

Ne è un esempio l’azienda agricola etico-biologica Santissima Annunziata di San Vincenzo (Toscana), prima classificata dell’edizione 2023 di Agricoltura100, lo studio promosso da Confagricoltura e Reale Mutua Assicurazioni che premia le imprese agricole sostenibili. La trasformazione ecologica dell’azienda è avvenuta nel 2022 con l’investimento di un nuovo frantoio dotato di tecnologia avanzata 4.0, l’installazione di un impianto fotovoltaico e l’utilizzo di un pozzo eolico. L’olio prodotto da Santissima Annunziata è diventato il simbolo della sua connessione con il territorio circostante. Oltre alla raccolta delle olive, Santissima Annunziata ha partecipato a un progetto speciale dedicato agli ulivi dell’isola di Gorgona, coinvolgendo i detenuti del penitenziario locale. Inoltre, l’azienda gestisce un orto sociale dove lavorano persone con disabilità, contribuendo così alla inclusione sociale.

L’importanza dei prodotti Made in Italy nella gastronomia va al di là del semplice gusto o provenienza. Essi rappresentano un legame tangibile con la storia, la cultura e la sostenibilità, conferendo unicità e autenticità ai piatti. Approfondire la comprensione di questi ingredienti e il loro impatto nella cucina italiana aggiunge un livello di apprezzamento per il patrimonio gastronomico straordinario che l’Italia offre al mondo. La cucina italiana è un viaggio culinario attraverso il tempo, dove ogni boccone racconta una storia di passione, dedizione e gusto autentico.

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