Professione Food Creator: intervista a Ylenia Parente, la regina della pasta fresca

Professione Food Creator: intervista a Ylenia Parente, la regina della pasta fresca

Negli ultimi anni, i social hanno dato vita a una nuova generazione di chef, i cui piatti non solo soddisfano il palato, ma affascinano anche visivamente. Tra questi emergono talenti come Ylenia Parente, originaria di Sant’Antioco, che, a soli 27 anni, ha conquistato migliaia di follower su Instagram grazie alla sua maestria nella preparazione della pasta fresca.

Da quando ha iniziato a condividere le sue avventure culinarie su Instagram come @yle_pastafresca, Ylenia ha attirato un pubblico sempre più vasto, desideroso di seguire le sue ricette e i suoi consigli per preparare pasta fresca fatta in casa. Il suo profilo Instagram è diventato rapidamente un punto di riferimento per gli amanti della cucina, grazie alla sua capacità di trasmettere la passione e la maestria che mette nei suoi piatti. La sua gallery è un tripudio di colori, forme e sapori, dove ogni post è un’opera d’arte culinaria che lascia a bocca aperta chiunque la guardi.

Ma cosa rende così speciale Ylenia e il suo lavoro? Innanzitutto, c’è la sua grande abilità tecnica nella preparazione della pasta fresca. Armata di farina, uova e un pizzico di creatività, Ylenia trasforma semplici ingredienti in autentiche opere d’arte. Le sue creazioni vanno ben oltre i classici formati di pasta; intrecci, colori e ripieni sorprendenti sono solo alcune delle sue rivisitazioni creative. Crescendo in un ambiente dove il cibo è considerato un momento di condivisione e di gioia, Ylenia ha imparato i segreti della cucina tradizionale sarda, che oggi mescola con una ventata di modernità e creatività.

Infatti, Ylenia ha una vera passione per la condivisione della cultura culinaria della sua terra. Originaria di Sant’Antioco, un’isola al largo delle coste della Sardegna, Ylenia porta avanti le tradizioni culinarie della sua regione e della sua comunità con orgoglio. Ogni piatto che prepara è intriso di storia e tradizione, trasmettendo un senso di appartenenza e genuina autenticità.

Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Ylenia per farci raccontare com’è nata la sua passione per la cucina… e scoprire qualcosa in più sul suo mondo fatto di pasta!

Ciao Ylenia, grazie per questa chiacchierata virtuale e benvenuta su Food News Italia. Iniziamo con una domanda semplice: chi sei e cosa fai?

Grazie a voi! Sono Ylenia Parente, ho 27 anni e sono originaria di Sant’Antioco anche se al momento vivo a Cagliari per lavoro. Ho accumulato 9 anni di esperienza in cucina, specializzandomi soprattutto nella preparazione della pasta fresca. Dopo aver frequentato l’istituto alberghiero fino al terzo anno, ho scelto di abbandonare gli studi per iniziare a lavorare. La mia carriera ha avuto inizio a Sant’Antioco dove ho trascorso alcuni mesi al ristorante Da Achille, lavorando sia in sala che in cucina. Successivamente, ho trascorso sei mesi in Germania presso un ristorante-pizzeria. Al ritorno in patria, ho svolto mansioni di cameriera per un anno, ma ho capito che non era ciò che desideravo fare. Decisi quindi di tornare alla mia passione per la cucina e trovai impiego in un ristorante sul lungomare di Sant’Antioco, dove mi occupavo principalmente dei primi piatti e degli antipasti. Durante questa esperienza, ho avuto l’opportunità di imparare a preparare i culurgiones: dopo i primi venti chiusi male, riesco più o meno a capire come farli. E da lì si è aperto un mondo! Ho poi trascorso le successive stagioni lavorative a Porto Cervo e in un hotel a quattro stelle a Villasimius. Successivamente, ho lavorato a Roma presso una struttura della stessa catena, per poi trasferirmi in Toscana in un lussuoso castello a cinque stelle. Dopo queste esperienze, ho deciso di fermarmi per due anni a Cagliari, lavorando a Palazzo Doglio. Attualmente, sono impiegata presso il T Hotel da due anni.

Com’è nata la tua passione per la cucina?

Direi che fin da quando ero bambina ho sempre aiutato mia nonna in cucina, ed è stata un’esperienza che ho apprezzato enormemente. Di fatto, i sabati sera li trascorrevo con lei preparando i malloreddus o i ravioli per il pranzo in famiglia.

Da dove prendi ispirazione per le tue ricette?

Di solito per la preparazione della pasta cerco sempre di trasformare le ricette tipiche della Sardegna in ripieni per la pasta, usando i prodotti locali come agnello, cinghiale, maialetto, muggine etc.

Come mai hai scelto di dedicarti principalmente alla pasta fresca?

Quando è arrivata la pandemia, mi sono trovata ad avere molto tempo libero e non sapevo come occuparlo. Così, ho deciso di iniziare a sperimentare con la preparazione dei culurgiones, utilizzando impasti di diversi tipi come quello allo zafferano, al nero di seppia, agli spinaci o al pomodoro. Questa voglia di esplorare mi ha portato a scoprire nuove paste e ripieni. Da qui, ho iniziato a creare forme diverse (come ad esempio i tortelli), ottenendo risultati sempre più soddisfacenti. Sperimentando, studiando e guardando foto online mi chiedevo: “Come fanno ad ottenere queste texture particolari? Come riescono a creare queste paste così diverse dal solito?”. Attraverso tentativi ed errori, ho quindi imparato alcuni metodi e ho deciso di condividere il mio lavoro su Instagram. Le mie prime creazioni hanno subito riscosso successo e ho notato che molte persone erano curiose di imparare. Ho capito quindi che c’era un vero e proprio interesse per il mondo della pasta fresca. Anche se non è stato facile all’inizio, ho continuato a lavorare duramente per creare contenuti da condividere quotidianamente. Ora, la mia pagina ha accumulato un bel seguito e spero di essere un’ispirazione per gli altri. Tra i miei successi, c’è stato un culurgiones tondo che è diventato virale.

Quali sono gli ingredienti che non possono mancare nella tua cucina?

Nella mia cucina, ci sono tre ingredienti fondamentali che non possono mai mancare: semola, uova e farina. Ma essendo responsabile della preparazione dei primi piatti, mi occupo di una varietà di piatti che vanno oltre la semplice pasta fresca.

Quanto è importante la tua community e che rapporto hai con chi ti segue?

È un aspetto molto significativo perché amo condividere le mie abilità culinarie con gli altri e spero di ispirare coloro che desiderano avventurarsi in questo mondo. Spesso mostro le mie creazioni attraverso video e offro anche corsi per coloro che vogliono imparare. Recentemente, ho persino tenuto una masterclass sui culurgiones a Torino lo scorso aprile.

Quali sono i tuoi consigli per chi vuole iniziare una carriera nel mondo del food?

Quello che racconto sempre a chiunque voglia avventurarsi nel mondo della ristorazione è che è un percorso molto impegnativo. Gran parte delle giornate e delle festività vengono trascorse lavorando, quindi è necessaria una grande passione per questo settore per riuscire a farcela. Tuttavia, allo stesso tempo, il lavoro nel campo culinario può offrire immense gratificazioni: quando i clienti apprezzano il tuo lavoro, è davvero una sensazione incredibile.

Ci sono food creator che segui e vorresti consigliarci?

Seguo alcune signore provenienti da piccoli paesini della Sardegna: vorrei davvero imparare a preparare tutte le nostre paste tipiche, in particolare il filindeu, una pasta antica e rara di cui pochissime persone conoscono la tecnica di preparazione. Vorrei contribuire a preservare le tradizioni della nostra terra e assicurarmi che non vadano perdute nel tempo.

Dove ti vedi professionalmente nei prossimi 5 anni?

Entro i prossimi cinque anni, ho l’obiettivo di aprire il mio laboratorio di pasta fresca con una cucina annessa, dove potrò far assaggiare le mie creazioni. Inoltre, desidero avviare un percorso formativo per insegnare alle persone l’arte della creazione della pasta, concentrandomi in particolare sulle paste tipiche sarde.

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Se vuoi scoprire di più sul mondo de @yle_pastafresca seguila su Instagram

Articolo a cura di Piera Pastore

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