Sushi, noodles e… coda alla vaccinara? Il Giappone incontra Roma da Nakai

Sushi, noodles e… coda alla vaccinara? Il Giappone incontra Roma da Nakai

A pochi passi dal Vaticano a Roma si trova Nakai, un ristorante in cui la cultura del Sol Levante si fonde con l’anima romana, dando vita a una cucina che parla molte lingue ma mantiene un cuore ben definito. Aperto nel 2022 dallo chef Koji Nakai, il locale rappresenta un laboratorio gastronomico in continua evoluzione, dove la tradizione si lascia contaminare con rispetto e creatività.

Koji Nakai, originario di Kobe e romano d’adozione, ha fatto della sua doppia anima il punto di forza della sua proposta culinaria. Dopo aver viaggiato, lavorato in tutta Italia e persino prestato servizio come chef all’ambasciata italiana a Varsavia, ha scelto Roma per mettere radici e raccontare la sua idea di cucina. “Vivere in Italia mi ha dato più libertà, slegandomi dallo stretto rigore giapponese – racconta – Pur rispettando la tradizione, mi piace utilizzare anche ingredienti italiani che a casa non esistono, come il formaggio, le olive e le acciughe… per non parlare del pomodoro, un umami naturale al 100%. Come mi considero? Un romano-giapponese a tutti gli effetti. E infatti i noodles di carbonara mi vengono benissimo…”.

Il menu di Nakai a Roma tra contaminazioni e sapori decisi

Da Nakai il menu è un viaggio sorprendente. Si apre con antipasti creativi come i Jap Suppli (8 euro), rivisitazione dell’iconico supplì romano con crema di scampi, top di battuta di gamberi rossi, crema di burrata e basilico. Non mancano i classici gyoza di gamberi o maiale (15 e 14 euro), il Katsu Sando (15 euro) con cotoletta di wagyu, e persino i Japanese Tacos (8 euro), nuvolette di gamberi arricchite da un topping di gamberi fritti, tartare di salmone pomodorini secchi e guacamole.

Tra i primi piatti di Nakai, l’Oriente abbraccia l’Italia nei Noodles Al Mare (16 euro) tagliolini con vongole e brodo dashi ai funghi, o nella straordinaria Gricia Nakai Style (16 euro), tagliolini giapponesi con pancetta orientale home made, cipollotto e pak choi, insaporiti con salsa di soia, zenzero fresco grattugiato e finiti con una spolverata di pecorino romano. Interessanti anche i piatti con il riso come il Crab Rice (18 euro) saltato al profumo di curry e menta con polpa di granchio blue, lattuga e uovo o l’originalissimo @CODA ALLA VACCINARA.co.jp (20 euro), un tipico piatto della città di Kobe, in una rivisitazione con coda di manzo stracotto a base di pomodoro e verdure, servito con riso al vapore.

Il sushi ha una sezione dedicata dove è possibile trovare i nigiri classici con salmone, tonno, spigola, gambero rosso e ricciola (da 8 a 10 euro) fino a roll creativi. Tra questi: My Dream (18 euro) uramaki con tempura di gamberi, top di tartare di salmone, chips di fiori di zucca, pomodorini dry e crema di avocado; Nakai (19 euro) hosomaki con avocado in crosta di granella di pistacchio e top di tartare di tonno rosso piccante; Curacao (20 euro) uramaki con tempura di gamberi e avocado, avvolto con spigola e foglia di shiso, top di gamberi rossi, crema di avocado e tartufo nero; Mojito (18 euro) uramaki con cetriolo, avocado e radicchio, guarnito con tartare di spigola, menta e lime, completato da un tocco di rum. Il menù di Nakai si conclude con i dolci: Banana Kataifi (8 euro), banana avvolta con pasta kataifi, gelato di mandorle e salsa al caramello; Kyoto (8 euro), tortino con cuore caldo al pistacchio e tè matcha servito con gelato al tè verde e frutti di bosco; Tiramisù mango e cocco (9 euro).

Kiwami, la sala immersiva di Nakai a Roma

La novità più recente si chiama Kiwami, una sala indipendente all’interno di Nakai, progettata per offrire un’esperienza esclusiva e immersiva. Un “ristorante nel ristorante” concepito con l’architetta Susan Berardo, dove un lungo tavolo sociale da 14 posti accoglie gli ospiti in un ambiente intimo, ispirato alla natura: luci soffuse, piante sospese, pareti scure che ricordano un bosco. Qui lo chef Koji Nakai diventa protagonista assoluto: cucina a vista, impiatta davanti ai commensali, racconta ogni piatto, instaurando un dialogo diretto tra chi crea e chi assaggia. Il menu offerto nel Kiwami cambia ogni mese, segue la stagionalità e si sviluppa secondo la formula omakase – “mi affido a te” – in un percorso di 6-7 portate (80 euro), con abbinamenti di vino o sakè.

Nakai

Via di Santa Maria alle Fornaci 14, Roma

nakairoma.com

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