Antico Arco Ristorante a Roma, un’eccellenza tra tradizione e contemporaneità da quasi 30 anni

Antico Arco Ristorante a Roma, un’eccellenza tra tradizione e contemporaneità da quasi 30 anni

A Roma il ristorante Antico Arco è un’istituzione tra tradizione, innovazione e qualità. Scopri il menu

Sul Gianicolo da quasi 30 anni, si erge uno dei luoghi gastronomici che ha contribuito a plasmare la mappa della ristorazione di qualità a Roma.

Parliamo del ristorante Antico Arco, situato in Piazzale Aurelio sulla vetta del Colle del Gianicolo. La storia di questo locale ha inizio nel 1996, ma da ben 17 anni è l’Executive Chef Fundim Gjepali a guidarlo

Chef Fundim, di origini albanesi, arriva all’Antico Arco nel 2008, portando con sé una vasta esperienza acquisita in prestigiose cucine internazionali. Le sue radici balcaniche si rispecchiano in alcuni piatti presenti nel menu, che contribuiscono a donare al ristorante un tocco di autenticità e innovazione. La presenza di Fundim Gjepali ha guidato una lenta ma costante trasformazione, che ha progressivamente delineato l’Antico Arco come un “Ristorante di cucina contemporanea, ma dai sapori autentici e veri”.

Antico Arco Ristorante roma

Alla moda, moderno e al tempo stesso signorile, questo ristorante ha conquistato i romani. Estrose le proposte dello chef che spaziano da piatti locali a moderne specialità di carne e di pesce con qualche influenza esterna, ma pur sempre con un protagonista assoluto: il prodotto scelto con cura preferendo produttori sostenibili. Più di mille referenze enoiche tra cui scegliere per accompagnare il pasto” così la Guida Michelin descrive il ristorante Antico Arco a Roma.

Antico Arco Ristorante roma

Il menu del ristorante Antico Arco a Roma

La contemporaneità dello chef Fundim prende forma nell’attenta considerazione delle esigenze del momento, con particolare attenzione ai vegetali che dominano l’offerta di questo ristorante, tanto da avere un menu degustazione ad hoc. Anche carne e pesce non mancano, frutto di un’attenta selezione delle materie prime.

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Il menu alla carta ha una ricca scelta di piatti. Si parte dai “crudi e cotti”: Capasanta rosolata, filetti di peperone arrosto e maionese al limone (23 euro); Crudo di ricciola, lime, zenzero e fagiolini (23 euro); Salmone Loch Fyne, salsa tzatziki e briciole di pappa al pomodoro (22 euro); Parmigiana di melanzane e fondente di bufala (22 euro); Kebab aperto leggermente piccante (20 euro); Arrosto di piccione disossato con broccoletti ripassati e riduzione di cesanese (20 euro).

Chef Fundim spiega “Alla globalizzazione va sicuramente dato il merito di aver trasformato le diverse cucine etniche in un’unica grande cucina internazionale, c’è da dire però che molto spesso ricette autentiche e genuine sono state stravolte facendole diventare una sorta di junk food. Un esempio tra tutti è il kebab. Qui all’Antico Arco – continua lo chef – ho voluto rendergli giustizia proponendolo in una versione gourmet realizzandolo con carne d’anatra e d’agnello cotte entrambe a bassa temperatura per 24 ore. Viene servito al piatto con misticanza, cumino, cetriolo, pomodoro e due salse pensate da me”.

Interessanti anche i primi piatti, con riferimenti alla tradizione romana: Tagliolini fatti in casa alla pescatora (22 euro); Amatriciana con Mezze maniche “Mancini” (18 euro); Carbonara con spaghetti “Mancini” e tartufo nero (22 euro); Ravioli di scorfano e spigola, pesto di basilico, fagiolini croccanti e mandorle tostate (22 euro); Risotto con ceviche di dentice e burrata (22 euro).

Si prosegue poi con i secondi di carne e pesce: Tartare di carne cruda piemontese, foie gras affumicato e polvere di capperi (32 euro); Agnello in crosta di nocciole e mandorle, cremoso di patate al lime e cruditè di ravanelli (35 euro); Filetto di manzo con salsa di bufala e melanzane grigliate sott’olio (35 euro); Tonno scottato, friggitelli, maionese al dragoncello ed erbe spontanee (32 euro); Spigola cotta a bassa temperatura, salsa verde, pomodorini gialli e pomodorini rossi confit (35 euro); Astice grigliato con panzanella alla romana e pinzimonio di verdure (38 euro).

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La filosofia di cucina di Fundim Gjepali lo ha reso un nome prestigioso nel panorama gastronomico, grazie alla creazione di piatti di grande savoir-faire e tecnica, ma soprattutto rispettosi delle tradizioni. Un’attenzione particolare è dedicata al cestino del pane, con focaccia e grissini al rosmarino preparati in casa, insieme al panino alle cipolle e al pane casereccio, ideale per la tradizionale “scarpetta” che qui all’Antico Arco è un must.

La ristorazione si muove sulla via della classicità anche per i dolci (13 euro). Nel menu, non manca mai il delizioso tortino con cuore morbido e la sfoglia con zabaione caldo e frutta fresca. Ma anche un tocco di originalità con il Viaggio in Oriente, un biscotto alla fava tonka accompagnato da mousse di cioccolato bianco speziato, ananas marinato, gelato allo zenzero e salsa al mango.

Il locale, articolato su cinque sale disposte su due piani, può ospitare fino a 120 coperti nelle sale interne e altri 85 nel suggestivo spazio esterno. Tuttavia, il vero fascino senza tempo di questo ristorante risiede nella sua cantina situata nelle catacombe di San Pancrazio, dove ben 20.000 bottiglie provenienti da oltre 1.000 aziende selezionate tra Italia, Francia e il resto del mondo sono accuratamente sistemate. La cantina è una vera gemma e vale la pena di essere visitata.

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Informazioni utili: La cucina è operativa ininterrottamente dalle 12:00 alle 24:00 (chiuso il martedì). Per info e prenotazioni: tel. 065815274 – https://anticoarco.it/

Credits foto: Alessandro Di Lorenzo



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