Ristorante Pellico3 a Milano: un omaggio alla materia, alla stagione e al gusto
Lo chef di Pellico3 Guido Paternollo propone una carta che combina nuove intuizioni a una rielaborazione di alcuni dei piatti più apprezzati finora dalla clientela
Il Park Hyatt Milano è da tempo noto per il suo impegno nell’eccellenza e nell’ospitalità di lusso, e il suo ristorante fine dining, Pellico3, è un gioiello culinario che riflette appieno questo impegno. Situato nel cuore della vibrante città di Milano, Pellico3 offre un’esperienza gastronomica raffinata che fonde sapientemente la tradizione culinaria italiana con una visione moderna e creativa.
A guidare la cucina è lo chef Guido Paternollo, il cui approccio concreto alla materia lo ha portato a ricevere il premio speciale “Tradizione Futura” da Gambero Rosso e Moët & Chandon. Al centro della nuova proposta del Pellico3 ci sono ricette ispirate agli ingredienti di stagione con una rilettura di alcuni tra gli esperimenti gastronomici che più hanno incontrato il gusto e il favore della clientela.
“La successione di portate che proponiamo oggi in carta vuole essere non solo un inno alla terra, al mare e a ciò che ci offrono in questo periodo, ma anche un riconoscimento ai nostri commensali, la cui esperienza resta l’unico, vero termometro con cui giudichiamo la riuscita di un menù” spiega Paternollo. “Insieme alla brigata ho individuato i piatti che più sono piaciuti ai nostri ospiti nel corso di questo anno e deciso di inserirli di nuovo in carta, vestendoli con un abito che bene si abbinasse con la stagione che stiamo vivendo”.
Tra questi: Animella di Vitello, Zucca Maturata, Anemoni, Emulsione di Wakame e Semi di Zucca (40 euro); Tortello, Ricotta di Pecora, ‘Nduja, Melograno (32 euro); Risotto all’Alloro, Anguilla Laccata, Caviale Siberiano, Limone Fermentato (40 euro); Agnello, Cavolo nero, Sedano rapa, Finanziera (55 euro); Piccione, Millefoglie di Bietola, Mole, Cachi (55 euro). Per il dessert, l’ospite può scegliere di recuperare una memoria fanciullesca con il latte e cereali (latte in varie consistenze, cereali tostati e gelato ai cereali – 19 euro), oppure scegliere tra: Tarte Fine al Cioccolato Fondente, Fiordilatte (19 euro); Soufflé alla Vaniglia, Gelato Al Cardamomo (19 euro).
Non mancano le novità che richiamano i prodotti del periodo, a partire dagli Amuse Bouche 2.0, variazione di verdure di stagione in diverse consistenze. Gli ingredienti freschi e di alta qualità sono al centro di ogni piatto, e la creatività in cucina si esprime attraverso abbinamenti audaci e presentazioni artistiche.
Accanto alla solidità del menù alla carta, Paternollo esplora possibili nuove dimensioni del gusto attraverso il percorso degustazione, sei portate a mano libera che ogni settimana cambiano a seconda della disponibilità delle primizie in arrivo nella dispensa di Pellico 3 e che si adattano al profilo del commensale con cui lo chef dialoga (130 euro). Una cucina istintiva, costruita attorno al prodotto, lavorando di sottrazione, per restituirne l’essenza più autentica.
“Penso che il nostro ruolo, come cuochi, sia quello di ascoltare le emozioni dell’ospite e tradurle nel lavoro sulla materia prima” spiega Guido Paternollo. “I piatti devono innescare una memoria, generare familiarità, perché solo così possono arrivare subito al cuore di chi si siede a tavola”.
Un’esperienza, quella di Pellico 3, che combina il rigore e lo studio del gesto perfetto con una dimensione di piacevolezza e raffinata leggerezza nella sua esecuzione: merito di un team professionale, preparato ma giovane, come Lorenzo Alberti, head sommelier del fine dining – a capo di una cantina fondata sui pilastri dello Champagne, del Barolo e del Brunello – che ha ricevuto il Talent Prize di Grande Cucina nella categoria sala e sommelier.
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Per info e prenotazioni: https://pellico3milano.it/