Viaggio a Cetara – ep. 1: il borgo di pescatori dove la sostenibilità è al centro

Viaggio a Cetara – ep. 1: il borgo di pescatori dove la sostenibilità è al centro

Cetara, un pittoresco borgo di pescatori sulla Costiera Amalfitana, incanta i visitatori non solo per la sua bellezza mozzafiato ma anche grazie al suo impegno concreto sul fronte della sostenibilità. Questo affascinante paese marinaro, situato tra le montagne e il mare cristallino del Golfo di Salerno, è un esempio virtuoso di come una comunità possa abbracciare pratiche sostenibili per preservare il suo patrimonio naturale e culturale.

Cetara: tra passato e futuro

Cetara ha radici antiche, risalenti all’epoca romana, quando era conosciuta come “Cetaria” grazie alla presenza di tonni nel suo porto. Con le sue strette stradine lastricate, le case colorate che si aggrappano alla collina e l’odore salmastro del mare, Cetara è un’autentica gemma della Campania. Nel corso dei secoli, il borgo è cresciuto mantenendo la sua tradizione di pesca, diventando famoso per il suo caratteristico pesce azzurro, in particolare per le alici da cui si ricava il famoso “Oro di Cetara“, ossia la colatura di alici. Oggi, Cetara è ancora fortemente legata alle sue origini di borgo di pescatori, ma ha anche abbracciato nuove idee e sfide per il futuro, tra cui la sostenibilità ambientale. L’approccio concreto e incisivo dell’amministrazione, guidata dal Sindaco Fortunato Della Monica, è emerso chiaramente attraverso Pesca in Campania, progetto del Comune di Cetara studiato ed avviato con il sostegno dell’Unione Europea, del Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, della Regione Campania e che rientra nella misura 5.68 del Feamp Campania 2014/2020.

Il progetto Pesca in Campania a Cetara

Il progetto è nato con l’obiettivo di affrontare le sfide ambientali legate all’attività di pesca e al suo impatto sui delicati ecosistemi marini e di trasformare Cetara in un modello di sostenibilità. Il percorso delineato da Pesca in Campania abbraccia diversi ambiti cruciali per il benessere dell’ambiente marino e il futuro della comunità locale. Il messaggio fondamentale è la necessità di integrare la sostenibilità ambientale con quella economica e sociale, affrontando con determinazione le sfide imposte dai cambiamenti climatici e dall’inquinamento. Proprio nell’ambito di questo progetto abbiamo avuto l’onore di partecipare ad un press tour alla scoperta di Cetara, del suo mare, delle sue peculiarità che la rendono famosa in Italia e all’estero per la sensibilità ambientale, per le azioni che promuove a sostegno dell’ambiente e della filiera.

In questa occasione abbiamo intervistato il Sindaco Fortunato Della Monica: “Come dico sempre, Cetara é la pesca e la pesca é Cetara. A Cetara ho la più importante flotta tonniera del Mediterraneo: su 21 barche in Italia abilitate alla pesca del tonno rosso ben 15 sono a Cetara. Inoltre è presente una flotta importantissima per la pesca delle acciughe: a Cetara si contano 55 barche per la piccola pesca. Negli ultimi anni sto portando avanti un discorso diretto con i pescatori dove al centro c’è la sostenibilità, innanzitutto della risorsa e poi quella ambientale con la transizione ecologica“.

Il cuore dell’identità di Cetara è la sua attività di pesca sostenibile. I pescatori locali si adoperano per mantenere gli standard di pesca responsabile, evitando la sovrapesca e adottando tecniche rispettose dell’ecosistema marino. Questa attenzione alla sostenibilità non solo preserva la biodiversità marina ma garantisce anche la continuità della fonte di sostentamento della comunità.

Cetara infatti è capofila di diverse iniziative di transizione ecologica del settore pesca che hanno lo scopo di ridurre l’impatto ambientale e promuovere la conservazione delle risorse ittiche. L’introduzione di tecniche di pesca selettiva e il monitoraggio costante delle popolazioni marine sono parte integrante di questo approccio. Ma non solo…

Il pescatore non deve pensare come una volta e pescare tantissimo” così prosegue il Sindaco Della Monica “Il pescatore deve pescare il giusto e guadagnare molto di più, perchè il pescato ha bisogno di essere valorizzato. Questo è il discorso che sto portando avanti come Sindaco di Cetara e come presidente del Flag Approdo di Ulisse

In questo audio potete ascoltare un estratto dell’intervento del Sindaco Fortunato Della Monica in merito alle iniziative a sostegno dei pescatori di Cetara:

Grazie alla volontà dell’amministrazione e in collaborazione con il Flag Approdo di Ulisse, Cetara ha mosso passi importanti verso un futuro più sostenibile e green. Le azioni intraprese nell’ambito della misura 5.68 del Feamp Campania sono varie e incisive. Tra queste, la sostituzione delle cassette in polistirolo con cassette in plastica riciclabile dotate di microchip per garantire la tracciabilità del prodotto e ridurre l’inquinamento da microplastiche (studi recenti hanno dimostrato che l’accumulo di microplastiche nei mari ha effetti dannosi sulla crescita dei piccoli pelagici, una componente chiave della catena alimentare marina), la costruzione di un moderno mercato del pesce sul porto di Cetara e l’introduzione di tecnologie più sostenibili come lampare a LED e spazzamare elettrico.

Sono questi alcuni degli interventi attuati nel piano della precedente programmazione perché dalla primavera partiranno altre iniziative e già molte di queste sono in cantiere, come annunciato dal sindaco di Cetara: “Abbiamo costituito il Gal Pesca che mi onoro di guidare: è composto da 65 soci, coinvolge le marinerie da Salerno a Torre Annunziata, abbiamo già inserito una serie d’iniziative e strategie che vanno ancora più decise nella direzione della transizione ecologica, della sostenibilità ambientale, economica e sociale, misure da attuare nel segno della programmazione 2021/2027 che arriverà sino al 2029. Tra questi ci sarà di sicuro il piano di gestione dei piccoli pelagici perché voglio garantire la sostenibilità delle risorse. Il piano scientifico sarà consegnato a breve, poi verrà consegnato al Ministero che dovrà prendere i provvedimenti necessari e magari si arriverà a emanare un decreto. Conto anche di far promuovere un’iniziativa di legge che metta per sempre al bando le cassette di polistirolo“.

Guardando al futuro una particolare attenzione è stata poi dedicata anche alle nuove generazioni. Il coinvolgimento della scuola è stato uno degli aspetti più interessanti del progetto Pesca in Campania: grazie infatti alla collaborazione del Consorzio dell’area marina protetta Punta Campanella, il progetto è entrato nelle aule, a contatto con gli alunni delle elementari e delle medie di Cetara e di Vietri sul Mare perché le nuove generazioni sono le destinatarie del mondo di domani, e perché all’educazione ecologica ci si avvia sin dall’infanzia. L’iniziativa nelle scuole ha coinvolto attivamente gli studenti attraverso lezioni pratiche e teoriche, mirando a creare consapevolezza sulla necessità di preservare il mare e l’ambiente marino. Il coinvolgimento degli studenti ha portato a produzioni creative come slide, filmati e progetti che sono stati presentati ed esposti durante la giornata conclusiva di Pesca in Campania, ospitata nell’affascinante cornice dell’Hotel Cetus. Oltre ai saluti del Sindaco di Cetara, sono intervenuti: Milena Satriano, dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo di Vietri sul Mare; Carmela Guidone, responsabile Cento Educativo Ambientale del consorzio dell’area marina protetta di Punta Campanella; Mariella Verdoliva, presidente della Fondazione Monti Lattari; Luigi Passaniti, I° maresciallo della capitaneria di porto di Cetara; Carminia Marina Ingenito, ricercatrice e nutrizionista della Fondazione Ebris; Maurizio Giordano, responsabile regionale del settore pesca di Confcooperative.

A chiudere la mattinata lo show cooking di Tommaso Morone, chef dell’Hotel Cetus, e Enrico Ruggiero, chef presso Villa La Rondinaia a Ravello. Tommaso Morone ha presentato il piatto “Tonno e orto”: le verdure di stagione con cotture diverse – finocchio, broccolo, crema di patate e topinambur – insieme al tonno che ha una cottura molto veloce. “Ricordo d’infanzia” è stato invece il piatto presentato da Enrico Ruggiero: finto riso (fatto con la semola) con erborinato di bufala, alici di Cetara e limone nero.

Cetara: un autentico borgo di pescatori

Cetara ha mantenuto una dimensione tradizionale del turismo rispetto ad alcune delle località più affollate della Costiera Amalfitana. Questo è un aspetto chiave su cui punta anche l’amministrazione comunale: la valorizzazione del mondo ittico diventa parte integrante di un’esperienza turistica autentica, poiché mira a preservare e promuovere il “turismo identitario ed esperienziale su misura“, che rende Cetara uno dei borghi più affascinanti della Costiera. L’identità locale si esprime anche attraverso la valorizzazione del settore agrifood. La pesca sostenibile è collegata a un approccio olistico che coinvolge anche la produzione alimentare. Cetara, famosa per la sua produzione di colatura di alici, diventa così un luogo dove il turista può immergersi completamente nella cultura locale, gustando prelibatezze del territorio e sostenendo l’economia locale.

La sostenibilità ambientale non è un costo, ma un’opportunità competitiva se accompagnata da azioni concrete a favore dello sviluppo del territorio, della sua cultura e della sua storia.

Cetara rappresenta un esempio virtuoso di come un borgo di pescatori possa prosperare abbracciando la sostenibilità. La combinazione di pratiche di pesca responsabile, preservazione delle tradizioni locali e un impegno tangibile per l’ambiente fa di Cetara un modello di sviluppo sostenibile che potrebbe ispirare altre comunità costiere in tutto il mondo. Visitare questo incantevole borgo non solo offre una vista panoramica mozzafiato e paesaggi da sogno, ma regala anche un’esperienza autentica di come la sostenibilità possa diventare il cuore pulsante di una comunità.

Cetara è un faro che guida il viaggiatore attraverso una storia di impegno, rispetto e amore per la terra e il mare.

Articolo a cura di Piera Pastore

Credits foto © Food News Italia

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