Mesticanza a Roma: quando l’osteria si reinventa
Una cucina che accoglie e sorprende, in un ambiente familiare ma sofisticato: è l’essenza di Mesticanza, la nuova osteria contemporanea a Roma
Nel cuore del quartiere Montesacro, a Roma, al civico 69 di Via Nomentana Nuova, nasce Mesticanza – Osteria Contemporanea, un progetto visionario che unisce tradizione e modernità. La storia di Mesticanza ha radici profonde e affonda nel sogno condiviso di Giorgia Lucarelli e Lorenzo Sonnati, due menti creative con un background nell’ingegneria civile e nell’architettura, ma una grande passione per la cucina.
La scintilla che ha portato alla nascita di Mesticanza si accende nel 2018, sulle rive del lago Trasimeno. Giorgia e Lorenzo, autodidatti curiosi e affamati di conoscenza, intraprendono un viaggio culinario attraverso culture e sapori lontani, perfezionando le loro competenze. Dopo una prima esperienza in una piccola realtà locale che li vede affinare il loro stile, decidono di affrontare una nuova sfida. A Roma nel 2024 nasce Mesticanza: un’osteria contemporanea che mescola ingredienti locali, stagionali e sostenibili con sapori esotici, reinterpretando la tradizione mediterranea. Il nome, Mesticanza, richiama l’insalata mista dove le diversità si fondono per creare un gusto unico, rispecchiando l’essenza del locale: un luogo dove gli opposti, pur rimanendo tali, si completano.
Il menu di Mesticanza a Roma
Nelle mani di Giorgia, il menu di Mesticanza si distingue per un’attenzione maniacale alla stagionalità, alla qualità delle materie prime e alla sostenibilità ambientale. La proposta, contenuta ma dinamica, è un viaggio tra sapori familiari e sorprendenti.
Nel menu di Mesticanza troviamo antipasti “fusion” come: Petto d’anatra, maionese ai lamponi e chips di riso (14 euro); Roll di sgombro alla soia e miele con emulsione di spinacino e daikon croccante (16 euro); Uovo fondente con crema di Parmigiano 36 mesi e porcini al timo (12 euro). Da non perdere le
degustazioni di crudi di pesce o di carne in abbinamento alle salse fatte in casa, per esaltare il gusto delle ottime materie prime utilizzate. Il Meat Market (28 euro) propone, ad esempio: tartare di manzo con funghi shitake, vaniglia e tuorlo d’uovo confit; tartare di manzo con castagne e panna acida; tartare di manzo con nocciole, senape di Dijone e sedano rapa; tataki marinato al caffè; roll di carpaccio con pere e pecorino.
Si passa poi ai primi piatti, tra questi: Fregola con porcini al miso, crumble di fava tonka e noci pecan al fumo di ulivo (16 euro); Spaghetto all’aglio nero, funghi shitake, crudo di scampi e polvere di cozze (22 euro); Tagliolino al burro salato, limone, seppia e liquirizia (18 euro); Cannellone di ossobuco con crema di zafferano, arancia e cardamomo (18 euro). Il menu di Misticanza si arricchisce con i secondi piatti dagli abbinamenti particolari: Salmone al cioccolato bianco e lime, finocchio arrosto e gel di mela verde (22 euro); Baccalà con zucca, porcini e nocciole (22 euro); Guancia di vitellone, salsa al cioccolato e cavolfiore (20 euro); Sfera di verza ed edamame su crema di patate agli agrumi (18 euro). Si termina in dolcezza con i dessert come: Mousse alla zucca e cioccolato bianco al cardamomo su terra di cacao e caffè (10 euro); Sable breton al cacao, chantilly alle castagne e coulis di cachi (10 euro).
Mesticanza: un’atmosfera che accoglie e sorprende
Mesticanza è anche Osteria. Si, perché dall’impiattamento al servizio in sala tutto rimanda allo stretto legame con il concetto di osteria in cui Lorenzo incarna l’immagine dell’oste, quello vero, affiancato da tanti collaboratori tra cui Emanuele, sommelier Fisar. Qui si sta bene, ci si sente a proprio agio grazie all’atmosfera calda e accogliente ma, al contempo, si gode di un servizio attento e mai ingessato. La mise en place essenziale lascia scoperti i tavoli in legno. Lo stile del locale è unico nel suo genere e porta la firma della creatività di Lorenzo, ingegnere ed architetto, che ha individuato un design capace di evocare forti sensazioni ed emozioni che non possono prescindere dall’esperienza enogastronomica studiata da Giorgia. Il locale offre circa 30 coperti interni, con una cantina, Cave à Vin, dedicata a degustazioni ed eventi, e un dehors immerso nel verde di oltre 50 piante di alloro, perfetto per l’aperitivo tra mixology, tapas e vini.