Professione Food Creator: intervista a il Buongustaio Mascherato

Professione Food Creator: intervista a il Buongustaio Mascherato

Nel vasto panorama dei food creator italiani, spunta una figura misteriosa che ha fatto della sua maschera il tratto distintivo: stiamo parlando del Buongustaio Mascherato, una sorta di Banksy della cucina, così ci piace definirlo. Con il suo approccio originale e intrigante, il Buongustaio Mascherato sta conquistando l’attenzione di molti food lovers.

Nonostante non sia una web star con milioni di follower (che gli auguriamo di raggiungere presto!!), il suo progetto si distingue per la freschezza, l’innovazione e il fascino misterioso che lo circonda, e sembra avere tutte le carte in regola per un futuro di successi e sorprese.

Le ricette del Buongustaio Mascherato -che potete trovare su Instagram – si distinguono per la loro semplicità, ma non per questo meno sofisticate. Ogni piatto è studiato con cura, utilizzando ingredienti che esaltano i sapori naturali senza fronzoli inutili. In un mondo sempre più affollato di influencer e food creator, il Buongustaio Mascherato dimostra che l’originalità e la passione possono ancora trovare il loro spazio. Il suo approccio alla cucina è un invito a scoprire il lato più autentico e genuino della gastronomia italiana.

In un panorama dove la cucina è spesso accompagnata da “troppa” spettacolarità, il Buongustaio Mascherato è una piacevole eccezione. Il suo mistero aggiunge un fascino del tutto unico alle sue creazioni culinarie, e la sua filosofia semplice ma appassionata sulla cucina lo rende una figura che mancava nel mondo dei food creator.

Abbiamo avuto l’opportunità di intervistare il BUongustaio Mascherato e scoprire qualcosa in più sul suo mondo.

Ciao Buongustaio Mascherato, grazie intanto per aver accettato l’intervista. Iniziamo con una domanda semplice, chi sei e cosa fai?

Beh innanzitutto grazie a te per esserti interessata al mio personaggio ed avermi dato la possibilità di raccontare ai lettori qualcosa su di me. Piacere a tutti mi chiamo ******* in arte Buongustaio Mascherato. Mi ritengo un ragazzo semplice, empatico, e solare. La quotidianità è spesso frenetica e le ore di lavoro sono tante, in quanto proprietario di un’attività o meglio di un bar nella piazza principale della città in cui vivo (ndr. dalla Liguria). Quando trovo tempo però indosso una maschera, avvio la fotocamera e mi metto ai fornelli.

Sei un po’ il Banksy della cucina…Come mai ha scelto di indossare una maschera e “celare” la tua identità?

Oddio, al paragone con Bansky non ci avevo mai pensato, sarebbe un sogno raggiungere anche solo la metà del suo successo, quello che posso dire però è che sono all’inizio di questa avventura e chissà magari prima o poi… Ho deciso di indossare una maschera quando girando un po’ sui social tra un reel di cucina e un altro, ho notato che tante (se non tutte) le ricette, erano molto simili tra loro (giustamente), anche perché spesso si parla di ricette casalinghe e quindi difficilmente si hanno attrezzature per variare o addirittura inventarsi nuovi piatti. Così ho pensato che invece di differenziare i piatti avrei potuto differenziare il personaggio, indossando una maschera, e poi si sà, il mistero incuriosisce…

Quando e come nasce la tua passione per la cucina?

La passione per la cucina nasce anni fa, o meglio, sono io che sono nato in una cucina nel vero senso della parola. La mia famiglia ha avuto per 30 anni uno dei ristoranti più famosi della zona, e fin da piccolo mi piaceva osservare qualsiasi movimento facesse mio padre e anche mio nonno con le padelle in mano…. è stato amore a prima vista insomma.

Sei un autodidatta o hai imparato da qualcuno?

Come dicevo prima ho bazzicato in cucina fin da bambino, per poi iscrivermi alla scuola alberghiera e diplomarmi. Subito dopo ho fatto varie esperienze come cuoco nella mia zona e poi all’estero. Quindi no, non sono autodidatta, ho imparato quello che so osservando, provando, cucinando a ritmi alti, ma soprattutto assaggiando qualsiasi cosa mi passasse a tiro.

Il Bungustaio mascherato food creator

Da dove prendi ispirazione per le tue ricette?

Prendo ispirazione un po’ dappertutto, mi piace rubacchiare idee in giro e rivisitarle alla mia maniera, mi piace la ricerca della materia prima e cucinarla a mio gusto, mi piace sbagliare un piatto e sbatterci la testa, insomma sono molto “open mind” sul mondo gastronomico.

Quali sono gli ingredienti che non possono mancare nella tua cucina?

Sono italiano, ovviamente: olio extravergine, aglio, prezzemolo, sedano, carote e cipolla. La semplicità è la base della nostra cucina.

C’è una “ricetta del cuore”? Quella che cucini più spesso o ti rievoca bei ricordi?

Ovviammente si, noi tutti abbiamo una o più ricette, che vuoi per profumi, ingredienti o proprio per il sapore in sé, rievocano ricordi. Per esempio io ogni volta che posso, mi preparo una bella spaghettata allo scoglio, me la preparava sempre mio nonno, e ogni volta che sento il profumo di gamberi, cozze, vongole che soffriggono, mi emoziono.

Come definiresti la tua cucina in tre parole?

Sole, cuore, amore….No dai scherzo era troppo scontanto. La definirei: emotiva, gustosa, passionale.

Quanto è importante la tua community e che rapporto hai con chi ti segue?

Per ora mi rivolgo ancora ad un piccolo numero di persone, cercando però di interagire, dando loro consigli, scambiando opinioni e spesso facendomi anche delle belle chiacchierate in chat… devo ammettere però che pur essendo on-line da poco ho anche conosciuto belle e brave persone.

Ci sono altri food creator che segui e vorresti consigliarci?

Come dicevo prima, mi piace rubacchiare idee, cercare di capire dove questi food creators dai numeri immensi, fanno il passo vincente, motivo per cui ne seguo tanti. Tra i miei preferiti ci sono sicuramente: Alessio pellizzoni, lo spadellatore, Alessandro Scuderi, Daniele Rossi.

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In questi ultimi anni il food è letteralmente esploso partendo dalla tv fino ad arrivare al web. Come pensi evolverà il modo di comunicare il mondo della cucina?

Vero! Tutto ciò che riguarda il food è cresciuto negli ultimi anni, velocemente e in maniera esponenziale, sinceramente non so dirti come si evolverà la situazione, posso dire però che in tanti hanno colto l’occasione e si sono lanciati, creando così tantissime sfaccettature di uno stesso mondo, motivo per cui questo mercato è già quasi saturo, e ritagliarsi un piccolo spazio, o una nicchia diventa sempre più difficile.

Parlando del tuo futuro: quali sono i tuoi prossimi progetti? Prima o poi ti mostrerai ai tuoi follower?

Sicuramente uno dei primi obiettivi è cercare di aumentare la community, farmi conoscere, migliorare i contenuti ecc. Poi ovviamente mi piacerebbe passare al livello successivo, ovvero invece di farlo per divertimento, magari riuscire a trasformarlo in un lavoro a tutti gli effetti. Per risponderti invece riguardo la mia identità… penso che se dovesse funzionare come spero, rimarrà ancora nascosta per un  bel po’, poi oh chi lo sa, magari domani la tolgo….

Se vuoi scoprire di più sul mondo di @il_buongustaio_mascherato lo trovi su Instagram.

Articolo a cura di Piera Pastore

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