
La Cascina dei Sapori di Antonio Pappalardo a Rezzato: dove la pizza incontra il territorio
Nel cuore di Rezzato La Cascina dei Sapori – pizzeria di Antonio Pappalardo – è un vero laboratorio di idee e sapori. Con il recente progetto Spicchi di Lago, la valorizzazione del territorio bresciano passa anche dal pesce d’acqua dolce
A Rezzato, in provincia di Brescia, c’è una pizzeria che da anni si distingue nel panorama italiano per la qualità, la ricerca e l’identità ben definita. È La Cascina dei Sapori, il regno di Antonio Pappalardo, pizzaiolo visionario che ha fatto della sperimentazione e dell’amore per il territorio la sua firma inconfondibile. Classe 1988, Pappalardo ha aperto il suo locale giovanissimo, nel 2007, e da allora non ha mai smesso di crescere. Oggi la sua pizzeria è un punto di riferimento nazionale: premiata con i Tre Spicchi del Gambero Rosso, inserita al 15° posto di 50 Top Pizza Italia e al 32° nella 50 Top Pizza World, rappresenta un esempio concreto di come la pizza possa essere al tempo stesso popolare e d’autore.





Il menù de La Cascina dei Sapori: un viaggio tra impasti e stagioni
Il menù de La Cascina dei Sapori è pensato come un vero e proprio percorso. Al centro, l’impasto: non uno solo, ma diversi, frutto di studi approfonditi su farine, lievitazioni e tecniche di cottura. C’è la classica pizza tonda, naturalmente, ma anche impasti alla romana in teglia, pizze da degustazione e fritti che ampliano l’esperienza. Ogni proposta nasce dall’incontro tra il lavoro di Antonio Pappalardo e quello di produttori locali. Pappalardo ama giocare con gli ingredienti, ma sempre con rispetto e coerenza, cercando armonie nuove senza perdere il legame con la semplicità.
Tra le pizze tonde de La Cascina dei Sapori ci sono: Mastunicola (18 euro) con lardo, basilico, pepe lungo nero, pecorino e pomodori verdi; Orto di Primavera (20 euro) con funghi shiitake, piselli, asparago bianco e agretti; Parmigiana (20 euro) con bufala, melanzane “a funghetto”, basilico, chips di Parmigiano e datterino confit; Capricciosa Estiva (20 euro) con fiordilatte, culatta cotta, zucchine alla scapece, funghi cardoncelli al timo e parmigiano; Fiocco di Cinta Senese (23 euro) con fiordilatte, fiocco, taccole e camembert di bufala. Il menù prosegue con le pizze in degustazione come: Burrata dell’Alto Garda e pomodoro “12 ore” (20 euro); Cipolla bionda caramellata e taleggio (22 euro); Roastsheep (30 euro) con finocchi, caciotta e roastbeef di pecora gigante bergamasca; Come un soffritto (23 euro) con pomodoro, carote, sedano rapa e cipolle. Da non perdere anche i fritti, tra questi: Pizzella Nerano con zucchine e provolone del Monaco (5 euro); Frittatina di pasta, ragù bianco e piselli (5 euro); Arancino di riso con ragù e provola (5 euro); Pizzina fritta “montanara” con pomodoro e Parmigiano (4 euro); Mini calzone fritto con pomodoro, fiordilatte e basilico (5 euro).










Spicchi di Lago: il progetto de La Cascina dei Sapori che racconta il territorio
Nel 2025, alla proposta de La Cascina dei Sapori si aggiunge una novità che arricchisce ancora di più il dialogo tra cucina e territorio: nasce Spicchi di Lago, un progetto che valorizza il pesce d’acqua dolce dei laghi bresciani, a partire dal Lago d’Iseo. L’idea di fondo è semplice e potente: raccontare attraverso la pizza l’unicità del lago, utilizzando solo materie prime locali e sostenibili. Il progetto nasce ufficialmente ora, ma affonda le radici nel 2023, quando Brescia era Capitale della Cultura. In quell’occasione, Pappalardo aveva già realizzato sette pizze dedicate ai prodotti del territorio, tra cui il pesce di lago, dando così il via a una ricerca approfondita che oggi si concretizza in carta. Spicchi di Lago prende forma grazie alla collaborazione con Andrea Soardi, pescatore di Montisola e custode della tradizione della sarda essiccata, presidio Slow Food e autentico simbolo del Sebino. Nel menù due pizze tonde raccontano con delicatezza e innovazione il potenziale del pesce d’acqua dolce. La Marinara di Lago (18 euro) è una rivisitazione del classico: al posto delle acciughe di Cetara c’è il coregone, cotto a bassa temperatura in olio per mantenerne succosità e morbidezza, arricchito da aglio orsino, olive taggiasche e origano. L’altra proposta, Anguilla Laccata (24 euro), guarda all’Oriente: l’anguilla – uno dei pesci del cuore di Pappalardo – è trattata in stile orientale e servita con radicchio primaverile (capulì) ed emulsione di rabarbaro. Tra i tranci alla romana c’è poi Luccio, ortica e bernese (18 euro).





Antonio Pappalardo porta avanti con coerenza e sensibilità il suo percorso: un modo di intendere la pizza che unisce ricerca, artigianalità e racconto del territorio. Alla Cascina dei Sapori, la pizza è linguaggio, memoria, visione. Un modo per restare ancorati alla terra – e all’acqua – da cui tutto ha avuto origine.
La Cascina dei Sapori
Via Evaristo Almici 1, Rezzato (BS)