Ristorante Da Stefano a Francavilla al Mare: il mare in tavola tra tradizione, creatività e accoglienza
A Francavilla al Mare in Abruzzo, in un nuovo spazio moderno e luminoso, il ristorante Da Stefano porta avanti una cucina di pesce che guarda al futuro senza dimenticare le radici
C’è un angolo d’Abruzzo dove il mare arriva dritto in tavola, ogni giorno, fresco di mercato e carico di storie e dove la cucina di mare si fa racconto, esperienza, ricordo. È Da Stefano, storico ristorante di Francavilla al Mare che affonda le sue radici in oltre trent’anni di passione per la ristorazione e che a maggio 2025 ha scelto di rinnovarsi, spostandosi in una nuova sede più ampia e moderna, senza perdere un grammo della sua anima. Il nuovo locale – 150 coperti, linee essenziali, design minimal e tanta luce – è il perfetto riflesso della filosofia della casa: materie prime di qualità, tradizione che si evolve, piatti che parlano il linguaggio del pescato del giorno.
Alla guida ci sono Stefano Di Deo e Marco Pantalone, quest’ultimo anche in cucina affiancato dallo chef pescarese Daniele Colasante, classe 1981. Una coppia affiatata, capace di trasformare ogni piatto in un viaggio tra i sapori dell’Adriatico, grazie a una filiera cortissima che parte direttamente dal Mercato Ittico. Oltre al menù fisso, ogni giorno infatti troviamo delle proposte fuori menù che variano in base al pescato. Il risultato? Una cucina viva, autentica, in continua evoluzione, che non rinuncia alla creatività e a un approccio contemporaneo, anche nelle tecniche (come l’uso della griglia a carbone in cucina) e nell’attenzione al gluten free – come la frittura di pesce con farina di riso, leggera e croccante.











L’esperienza nel ristorante Da Stefano non sarebbe la stessa senza la cura e l’attenzione riservate all’ospite fin dal primo momento. Il servizio in sala è attento, cortese, mai invadente, capace di accompagnare ogni portata con discrezione e professionalità. Durante la nostra visita, a servirci con il sorriso sono state Deborah e Giovina facendoci sentire coccolati e perfettamente a nostro agio per tutta la durata del pranzo. Ma ciò che si percepisce, oltre al servizio impeccabile, è l’armonia dell’intero team, in sala come in cucina: un gruppo affiatato, unito da un’idea chiara di ristorazione, dove l’attenzione al cliente è centrale tanto quanto la qualità dei piatti. Merito anche dei padroni di casa, Stefano Di Deo e Marco Pantalone, sempre presenti, disponibili, appassionati. La loro cordialità è autentica, mai di facciata: passano tra i tavoli con discrezione, si fermano a scambiare due parole, raccontano la filosofia che anima il locale. Ed è proprio questo equilibrio tra professionalità e calore che rende Da Stefano un luogo speciale, dove ci si sente davvero i benvenuti.







Il menu di Da Stefano: un viaggio tra eleganza, gusto e grande tecnica
La specialità assoluta del ristorante Da Stefano? Gli antipasti di pesce, proposti in ben 14 tipologie di crudi, 6 freddi e 6 caldi. Un vero manifesto della cucina del ristorante, celebrato ogni ultimo giovedì del mese con una serata degustazione a prezzo fisso che include una selezione di 30 antipasti accompagnati da una cantina ospite. Ed è proprio dagli antipasti che è iniziato il nostro percorso, per la precisione con una selezione di crudi di mare, eseguiti con tecnica e grande attenzione alla materia prima. Il tonno al vapore con estratto di cetriolo e panzanella ha aperto la degustazione con freschezza, seguito da un piatto misto dove ogni proposta si distingue per equilibrio e identità: il tonno con anguria marinata al Campari sorprende per i contrasti fruttati, il pesce spada con paté di pistacchio dal tocco piccante aggiunge una nota cremosa e decisa, mentre il salmone – tra i più riusciti – si arricchisce con salsa di soia e mandorle tostate. Completano il giro il baccalà con aceto balsamico e alga wakame e la ricciola con pomodorini e riduzione di cetriolo. La propota dei crudi prosegue con abbinamenti ben pensati: scampo all’arancia, calamaro con peperone crusco e ombrina al mango. L’apice arriva con la verticale di crostacei in purezza, accompagnati da salse ricercate: gambero rosso con stracciatella e carciofo, gambero blu con frutti di bosco, gambero viola con ribes, mazzancolla con mele e zenzero.








Tra gli antipasti freddi che abbiamo assaggiato, ci hanno colpito l’alice marinata con lime, cetriolo e menta per la sua freschezza, lo scampo con pesto di zucchine per l’equilibrio dei sapori, e soprattutto l’insalatina di mare su crema di mandorle e zucchine in scapece, uno dei piatti più convincenti tra gli antipasti per struttura, intensità e cremosità. Ottima anche la triglia fritta con maionese vegana al basilico, croccante e ben bilanciata, così come il baccalà valorizzato dai cristalli di aceto balsamico. Delicati ma interessanti i gamberetti al vapore, serviti con papaya, menta e una nota agrumata di limone.
Tra gli antipasti caldi, abbiamo apprezzato la crepes ai funghi con ripieno di scampi, che richiama i sapori di casa con un tocco di eleganza. La capasanta, servita su crema di cavolfiore, il suo fiore e pistilli di zafferano, è raffinata e ben eseguita, mentre il polpo al Montepulciano con patate allo zafferano racconta con coerenza il territorio abruzzese. Emozionante, infine, l’arrivo delle cozze al coccio in crosta di pane. Durante la nostra visita abbiamo avuto modo di assistere alla preparazione in diretta: le cozze freschissime vengono disposte all’interno di un coccio, insieme a pochi ingredienti selezionati che esaltano il sapore naturale del mollusco – aglio, olio extravergine, prezzemolo e un accenno di pomodoro.










A questo punto, il coccio viene sigillato con una sottile sfoglia di pane, che funge da “coperchio” commestibile. Il tutto passa in forno, dove la crosta si gonfia e cuoce, trattenendo all’interno tutti i profumi del mare. Una volta pronto, il coccio viene servito al tavolo ancora chiuso dalla sua crosta dorata, che viene “scoperchiata” davanti al cliente. Il momento dell’apertura è un piccolo rito: il vapore che si sprigiona, i profumi intensi delle cozze, il contrasto tra il calore del piatto e la croccantezza della copertura di pane rendono l’assaggio non solo gustoso, ma anche emotivo. Dentro, le cozze sono morbide, succose, immerse nel loro liquido di cottura naturalmente insaporito. E la crosta superiore, fragrante e leggermente unta, è perfetta per fare la scarpetta. Un piatto che unisce tradizione, spettacolo e sostanza.
Da Stefano propone diverse formule per vivere al meglio l’esperienza degli antipasti di mare. L’Antipasto Imperiale (50 euro) offre un percorso completo con crudi, freddi, caldi e astice. L’Antipasto Reale (36 euro) include crudi, freddi e caldi, mentre la Selezione di antipasti freddi e caldi è disponibile a 22 euro. Per chi desidera abbinamenti mirati, è possibile scegliere crudi e caldi o crudi e freddi a 30 euro. Infine, la Varietà di crudi è proposta a 36 euro. Tra i primi piatti, il risotto di mare (15 euro) si impone per gusto e intensità: cremoso, sapido, profondo. La tagliatella con crostacei, pistacchio e bergamotto (15 euro) è più delicata, giocata su freschezza agrumata e una mantecatura impeccabile. Chiusura affidata alla frittura di mare (16 euro) con farina di riso: asciutta, leggera, ben croccante. Un finale all’altezza di un pranzo che lascia il segno. Degna di nota anche la carta dei vini, curata e ben selezionata, con oltre 120 etichette tra bollicine italiane e francesi, bianchi e rossi nazionali e internazionali, perfetta per accompagnare la proposta di mare e per valorizzare ogni singolo piatto.







Da Stefano è un luogo dove la passione per la cucina si percepisce in ogni dettaglio. La nostra esperienza è stata più che positiva: dall’accoglienza calorosa al servizio impeccabile, fino a una proposta gastronomica che sorprende per equilibrio, originalità e rispetto della materia prima. Si vede – e si sente – che dietro c’è un lavoro di squadra affiatato e guidato da un’autentica passione. Una passione che non può che esserci, quando si sceglie di fare questo mestiere da oltre trent’anni con lo stesso entusiasmo. La cucina è creativa, ma mai distante: ogni piatto conserva un legame profondo con la tradizione marinara abruzzese, riletta con sensibilità contemporanea e tecnica solida. A completare l’esperienza, un locale dal design curato, essenziale ma caldo, in cui regna un’atmosfera rilassata. Qui si viene per mangiare bene, ma anche per stare bene. Un indirizzo autentico, dove il mare si racconta con cuore e intelligenza. Da segnare, da vivere e, soprattutto, da ritornare.
Perché quando il mare chiama, Da Stefano sa come rispondere.
Articolo e foto a cura di Piera Pastore
Si ringrazia per l’ospitalità il team Da Stefano
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