Crescenzio Pizzeria a Tavola: la Sicilia raccontata in dodici pizze, da Riposto a Caltanissetta
Crescenzio Pizzeria a Tavola propone un viaggio gastronomico attraverso la Sicilia, dove ogni pizza firmata da Davide Palermo e José Parise diventa un racconto di territorio, tradizione e identità siciliana
Alle pendici dell’Etna, nel cuore di Riposto (CT), Crescenzio Pizzeria a Tavola è il luogo in cui Davide Palermo e José Parise esprimono la loro idea di pizza contemporanea siciliana: un equilibrio tra gusto e leggerezza, digeribilità e proprietà nutrizionali, con un’attenzione profonda alla materia prima locale e alla valorizzazione del territorio. Qui, anche la proposta beverage è pensata per raccontare la Sicilia in chiave artigianale e autentica. È da questo legame con l’isola che nasce “Il tour delle pizze di Crescenzio”, un percorso gastronomico che accompagna i clienti in un viaggio ideale attraverso tutte le province siciliane. Ogni pizza diventa una tappa, un racconto di sapori e tradizioni, una dedica a un luogo, ai suoi ingredienti e alla sua cultura.
Il viaggio comincia proprio da Riposto, città che ospita la pizzeria, con il Calzone Trinacria (9,50 euro): tuma di Sicilia, olive nere e filetti di Acciughe “Testa Conserve” si uniscono in una celebrazione della cucina popolare e del mare siciliano. Poco più in alto, l’Etna è rappresentata dalla Milo (11,80 euro), realizzata in collaborazione con la macelleria Fratelli Sciuto: protagonista è la salsiccia tipica etnea, speziata e profumata, simbolo dei sapori di montagna che dominano il paesaggio circostante. Insieme alla salsiccia troviamo fiordilatte, friarielli, olive nere e passuluni nostrane. La tappa successiva è Catania, dove la Di Norma (9,20 eurO) rende omaggio all’opera di Bellini con pomodoro, melanzane fritte, ricotta salata e basilico fresco — un classico intramontabile della cucina siciliana. Dalla stessa città arriva anche la Tina & Tano (12 euro), con confettura di fichi bianchi di Agrisicilia, prosciutto cotto artigianale, mozzarella di bufala DOP e cipolletta fresca. Insieme creano un contrasto dolce-salato che racconta un territorio fertile e generoso.



Scendendo verso Siracusa e Ragusa, il pomodoro diventa il filo conduttore di tre creazioni: la Vegetariana (9,20 euro), con pomodorini, verdure grigliate e basilico; la Signora in Giallo (12 euro) con salsa di pomodorino giallo di Sicilia, stracciatella pugliese caseificio Maldera dal 1972, capuliato di pomodoro, polvere di basilico; e la Signora Rita (11 euro) con salsa di pomodorino giallo di Sicilia, mozzarella di bufala e polvere di basilico. Da Agrigento arriva la PlinStacchio (14,50 euro), con fior di latte, mortadella con pistacchio verde di Bronte DOP Levoni selezione Artemanno, pesto di pistacchio siciliano, Grana Padano, goccia di bufala in uscita e granella di pistacchio. A Enna, invece, la pizza servita a spicchi Ennese DOP (16 euro) racconta il gusto intenso del Piacentinu Ennese allo zafferano, abbinato a fior di latte, melanzane grigliate, quenelle di ricotta fresca, prosciutto cotto artigianale e buccia di melanzane croccante. Dalla costa occidentale, Mazara del Vallo porta in tavola il suo tesoro più prezioso: il gambero rosso, protagonista del Padellino Quinta Essenza (20 euro), servito con stracciatella pugliese, pesto di pistacchio, elisir di gambero rosso, granella di pistacchio e spritz di gin Jonico Etneo. Un equilibrio di mare e terra, dolcezza e freschezza.





A Trapani, la Mediterranea (12,30 euro) celebra il tonno rosso del Mediterraneo Testa Conserve e le mandorle tostate, mentre Palermo si racconta attraverso la Parmigiana (11 euro), con crema di melanzane, prosciutto cotto artigianale, uovo e Grana Padano DOP: una pizza che custodisce l’anima mediterranea e popolare della capitale siciliana. Il viaggio continua a Messina: in menù troviamo la Messinese (12,50 euro) – ispirata alla tipica focaccia locale – con tuma di Sicilia, fior di latte, filetti di acciughe del Mediterraneo, scarola riccia e pomodorino rosso di Sicilia; e si continua con la Maruzzè (13,50 euro), che rende omaggio ai Monti Nebrodi attraverso il guanciale croccante del Salumificio Lombardo, accompagnato da crema di melanzane, fior di latte, pomodorino datterino confit e petali di Grana Padano DOP. Completa la trilogia la Nebrodi (16 euro), con sfilacci di maialino nero dei Nebrodi con riduzione di Nero d’Avola, fonduta di pecorino, pistacchi di sicilia e pesto di pistacchio. Infine, la rotta si chiude in dolcezza a Caltanissetta con il Cannolo in Padellino: un impasto al cacao con gocce di cioccolato che accoglie ricotta di pecora, scorze d’arancia candite e pistacchi. Un omaggio al dolce siciliano per eccellenza, reinterpretato in chiave pizza.
Da oriente a occidente, passando per monti, coste e pianure, Crescenzio Pizzeria a Tavola costruisce attraverso le sue pizze un vero e proprio itinerario del gusto, che restituisce tutta la varietà, la ricchezza e l’anima profonda della Sicilia. Un viaggio che parte da Riposto e arriva dritto al cuore dell’isola — e di chi la assaggia.
Crescenzio Pizzeria a Tavola
Via Francesco di Pino 1, Riposto (CT)

